venerdì 18 novembre 2011

Eboli: Fotovoltaico? No grazie, io propongo LED


Cardiello: “Non pubblicate il bando relativo al fotovoltaico sugli edifici pubblici, c’è una valida alternativa : si chiama LED!”

E’ notizia di pochi giorni fa che il Comune di Eboli ha intenzione di spendere € 3.000.000 per dotare gli edifici pubblici con pannelli fotovoltaici.
Il consigliere Cardiello,PDL, propone di fermarsi a riflettere su tale iniziativa perché economicamente svantaggiosa, in quanto con la tecnologia di sostituzione LED di tutte le lampadine degli edifici in oggetto,l’investimento sarebbe di circa € 1.000.000 e il resto della spesa si potrebbe utilizzare magari mettendo in sicurezza altrettanti edifici pubblici con la rimozione dell’amianto.
Si parte dalla stessa premessa di Consalvo:la riduzione dei costi per l'illuminazione pubblica è diventata una esigenza imprescindibile, basti pensare al continuo aumento del prezzo dell'energia elettrica, la soluzione proposta però non risulta fattibile per vari motivi.
I LED sono più che semplici piccole lampadine: sono la rivoluzione nel campo dell'illuminazione. Ci consentono di utilizzare la luce come non l'avevamo mai utilizzata prima e si è liberi di creare tutti gli effetti di luce, poiché ogni singolo LED è un dispositivo semiconduttore. Quando viene alimentato, gli elettroni si muovono attraverso il materiale semiconduttore e alcuni di loro cadono in uno stato energetico inferiore. Nel processo l'energia "risparmiata" viene emessa sotto forma di luce. Le lampadine LED possono raggiungere efficienze luminose altissime. Questa è la chiave per la riduzione dell’energia consumata altro che fotovoltaico!
Occorre ricordare che queste lampadine funzionano a bassa tensione e nel calcolo della reale efficacia deve essere considerato anche il rendimento del sistema di alimentazione. Inoltre, la lampada LED correttamente utilizzata può raggiungere una vita superiore alle 50.000 ore e vanta bassissimi consumi con un altissimo rendimento. La ricerca scientifica ha permesso oggi risultati incredibili fino a ieri ( dove sono rimasti Melchionda e compagni), pensiamo che oggi con un faretto da 3 led da 3W è paragonabile a quello di una lampadina da 50W.
Sarebbero necessari questi motivi a far cambiare idea alla giunta Melchionda?
In attesa di una risposta,si aggiunge che i pannelli fotovoltaici hanno costi troppo elevati rispetto a questa tecnologia, necessitano di spese aggiuntive di manutenzione e hanno una durata limitata rispetto ai LED. Dunque si dotino gli edifici pubblici di lampadine a LED contribuendo al rispetto dell’ambiente e delle tasche dei cittadini riservando le restanti risorse al problema amianto.

Invito il Sindaco in persona a riflettere e porre attenzione a questa problematica, non faccia finta di niente, in ballo ci sono soldi pubblici mica caramelle!
Eboli, 19/11/2011
Dr. Damiano Cardiello

giovedì 17 novembre 2011

Centro commerciale:di speranza si muore.....a Eboli.


Comunicato stampa

Il consigliere damiano cardiello de il Popolo della libertà interviene in materia di attività produttive ed in particolare riguardo alla apertura del centro commerciale Le Bolle.
"Mi sembra doveroso intervenire per dare la mia personale solidarietà ai commercianti ebolitani e ai giovani disoccupati".
Tutti i cittadini dovrebbero essere contenti di questa importante occasione di sviluppo e soprattutto i giovani ebolitani dovrebbero ringraziare Dio per questa opportunità di lavoro.
Questo accadrebbe in un paese normale dove la politica fa la sua parte,garantendo trasparenza nelle scelte e sostentamento per le fasce più deboli.
A Eboli non succede per una serie di motivi sotto gli occhi di tutti: il viale amendola, con i suoi negozi, potrà chiudere battenti; i giovani ebolitani rimangono disoccupati e la città crea grosse zone "buie".
Il commercio ebolitano, già colpito da una gravissima crisi finanziaria, ora pagherà ancor di più le conseguenze di un centro commerciale che costringerà molti artigiani e piccoli negozi a chiudere battenti. L'esempio lampante riguarda il settore dell'abbigliamento che subirà fortissime perdite, visto che Le bolle ha un numero assai elevato proprio di negozi di abbigliamento che attirerebbero maggiori acquirenti con prezzi scontati che il piccolo commerciante non potrà garantire.
Il settore alimentare abbasserà le saracinesche in brevissimo tempo vista la concorrenza spietata dell'Ipermercato che praticherà il "sottocosto" abbattendo i prezzi base per i prodotti primari. Un gran peccato, perchè se l'Amministrazione avesse fatto la sua parte in maniera equa avrebbe si garantito uno spazio di rilievo alle attività de Le bolle ma non avrebbe abbandonato i commercianti ebolitani. Il natale si avvicina e di shopping a Eboli non se ne vede, anzi il viale Amendola e via Umberto Nobile ( senza dimenticare la "piscina comunale" di via flli adinolfi) sono praticamente spacciati.
Un richiamo va fatto anche alla associazione commercianti, che potrebbe dare un segnale forte protestando e facendosi sentire maggiormente.
Riguardo le zone "buie", è una conseguenza dell'attenzione rivolta da questa amministrazione al centro commerciale. Si realizza un movimento finanziario a tutti i livelli nella zona del Palasele, trasformandosi da zona buia a zona ultra illuminata, mentre nei polmoni commerciali della nostra città cala, inesorabilmente, il sipario. Cosa fare? Garantire una serie di iniziative finalizzate a creare movimento anche nella parte centrale della città con luminarie e un programma natalizio degno di questo nome.
Cosa che non accadrà,purtroppo, per la montagna di debiti che il Comune patisce.
Per non parlare del problema occupazione: basta farsi un giro all'interno dei negozi per notare che il 95% degli addetti non sono ebolitani. Uno schiaffo in faccia ai tanti giovani che avevano riposto le loro speranze in questi mesi. Inoltrare la domanda sul sito internet e poi non vedersi neanche chiamati per un colloquio. Passare dalla speranza alla certezza di non avercela fatta senza alcun avviso. A Eboli di speranza si muore.
Cosa avrebbe dovuto fare la giunta? Inserire clausole di salvaguardia per il personale ebolitano in modo da garantirne una assunzione almeno pari al 50%.
Una serie di iniaziative che rimarranno sulla carta mentre i disoccupati rimarranno tali e il tasso di disoccupazione aumenterà per l'approssimarsi della chiusura delle attività nel pienso centro di Eboli.

Dr. Damiano Cardiello
Consigliere Comunale PDL
Eboli

lunedì 7 novembre 2011

Stazione ferroviaria di Eboli: una vittoria importante


Stazione ferroviaria di Eboli: una vittoria importante.
Il consigliere comunale Damiano Cardiello, ha inoltrato di recente un reclamo urgente riguardo alla stazione ferroviaria di Eboli. La situazione di degrado e di abbandono in cui versa, è oramai sotto gli occhi di tutti.
Manca un sistema di informazione ai passeggeri (monitor partenze e arrivi), manca la sicurezza notturna (sistema di videosorveglianza), ma soprattutto manca l’interessamento di chi amministra a occuparsi di questa annosa vicenda.
L’interessamento del Consigliere Comunale Cardiello è stato sollecitato da diversi cittadini pendolari che rivolgendosi a lui gli chiedevano come mai nessuno si potesse interessare a questo problema divenuto ormai una vera emergenza.
I risultati sono stati soddisfacenti e fruttuosi, a suo giudizio, visto che presto il plesso ferroviario sarà dotato di un sistema di informazione passeggeri di ultima generazione che permetterà quella comunicazione mancante tra pendolari e gruppo ferrovie, ma sarà fondamentale anche il contributo dei cittadini stessi a mantenere dignitoso l’ambiente ferroviario.
Una vittoria importante che però vedrà i suoi frutti in tempi non brevi.

Eboli, 07/11/2011
Dr. Damiano Cardiello
Consigliere comunale PDL