sabato 18 maggio 2013

Addio Equitalia:dal 20 maggio possibili voragini nei conti comunali!



Il "mostro" Equitalia finalmente andrà via. La società ha comunicato ai sindaci di interrompere, a partire dal 20 maggio, l'invio di ogni documento. La ragione è semplice: mancherebbe il tempo per incassare il tributo perché dal primo luglio Equitalia dovra "cessare l'attività" di riscossione relativa a Comuni e Province. Un provvedimento che, nonostante fosse previsto dal decreto Sviluppo del 2011, ha colto di sorpresa la nostra amministrazione, incapace di sostituire lo spauracchio di Equitalia con un'altra agenzia di riscossione e interessata al baratto di poltrone più che ai problemi reali della città.
Senza qualcuno che si occupi di recuperare i crediti, quanti saranno i cittadini che accetteranno comunque di pagare?Pochi, pochissimi. Il rischio è che i Comuni vedano di colpo troncate le entrate da verbali: circa 1,4 miliardi  di euro l'anno, mentre Eboli potrebbe perdere qualcosa come 900.000€ annui. Un colpo mortale per le casse già prosciugate dell'Ente.
Affidare il servizio di riscossione alla Eboli Multiservizi sarebbe l'idea più logica ma il problema è che questa società è un vero e proprio disastro ( la richiesta di accesso agli atti inviata il 9 maggio a oggi non è stata soddisfatta e entro fine mese scatterà la denuncia per omissione d'atti d'ufficio) e l'affidamento della riscossione potrebbe bloccarsi prima di iniziare.
Il Popolo della libertà propone una convenzione con dieci legali esterni all'Ente, selezionati con criteri di assoluta professionalità ( se trattasi dei soliti noti meglio lasciar perdere), totalmente a costo zero. In pratica vengono affidate le pratiche per la riscossione, ad esempio la Tarsu che registra una percentuale di evasione pari al 65%, e il legale guadagna i propri onorari solo quando il privato paghi; se invece il credito diventa inesigibile o il moroso è impossidente il Comune rimborserà le sole spese vive documentate ( costo notifica UNEP) senza alcun rimborso a forfait che aprirebbe la strada a costi eccessivi. Perchè il Sindaco non apre una riflessione su questa proposta?
I vantaggi sarebbero duplici: miglior rapporto tra Ente e debitore ( l'avvocato viene visto come un soggetto più vicino alla gente), maggiori riscossioni, più soldi in cassa e zero spese, senza dimenticare che anche dieci colleghi ebolitani avranno un'occasione per mettersi in mostra dal punto di vista professionale.
Restiamo in attesa di risposta, ma da lunedì i menefreghisti della cintura, i cultori della sosta selvaggia e i fuggitivi della Tarsu e Ici avranno campo libero.

Eboli 18/05/2013

Dr. Damiano Cardiello
Capogruppo PDL

venerdì 3 maggio 2013

" Via l'IMU per le fasce deboli"



In attesa che il governo provveda all'eliminazione tout court  di questa tassa odiosa che rappresenta un freno alla crescita e ai consumi delle famiglie, il Popolo della libertà, in vista del consiglio comunale di mercoledì che vede il regolamento Imu all'ordine del giorno, presenta un emendamento teso a esentare dal pagamento dell'IMU le fasce più disagiate che vanno incontro a una crisi senza precedenti.
Con il piano di riequilibrio adottato dalla Giunta Melchionda, con l'unico fine di salvare la poltrona e non ricadere in responsabilità contabili e amministrative di un oramai certo dissesto finanziario, le aliquote Imu della nostra città verranno aumentate sino ai massimi consentiti per legge.
Si passerà dallo 0,5% allo 0,6% per quanto concerne la prima casa e dal 1,00% al 1,06% per le seconde abitazioni. Facile pensare che le ricadute saranno pesanti per le famiglie ebolitane che dovranno fare i conti con esborsi medi di 200-300 € in più all'anno, per dieci anni.

Facciamo un esempio per far comprendere meglio l’idea: sulla prima casa l’anno scorso un immobile al centro città di circa 80 metri quadri con una rendita catastale di 200.000 gravava per il proprietario per € 1000. Da quest’anno e per i prossimi dieci il costo lieviterà a €1200 ( totale 2000 euro a famiglia in dieci anni). Mentre un immobile nel centro antico delle stesse dimensioni ma di rendita catastale pari a 80.000 se nel 2012 ha pagato 425 adesso pagherà 550€.
L'emendamento allegato va proprio nella direzione opposta: tutelare i meno abbienti,a patto che siano in regola con i tributi comunali. Si rifletta molto sulle famiglie ebolitane che arrivano alla soglia annua di reddito pari alla pensiona minima INPS( 5500€ ISEE) e che con dovuti sacrifici arrivano a fine mese.
La politica darebbe un segnalo importante e mostrerebbe che su tema così delicati che toccano in primis le fasce deboli non c'è colore di appartenenza che regga.
In caso contrario siamo pronti a dare battaglia nelle piazze per far capire una cosa semplice: la città è allo sbando e gli amministratori, pur di salvare la comoda poltrona, mettono le mani nelle tasche dei cittadini per ripianare i debiti prodotti da loro stessi ( 45.000.000 €)


Eboli, 04/05/2013

Dr. Damiano CardiellO
Capogruppo PDL
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Consiglio comunale
Emendamento aggiuntivo ex art. 44 del regolamento comunale
Il capogruppo Dr. Damiano Cardiello de “Il Popolo della libertà”;

visto il regolamento comunale per la disciplina dell’imposta municipale sugli immobili;
vista la delibera di modifica del regolamento proposta dalla giunta comunale;

Propone

Al Consiglio Comunale il seguente emendamento, che aggiunge all’articolo 12 la dicitura:

“Possono presentare domanda per l’esenzione totale dal pagamento dell’IMU sulla prima casa le famiglie che hanno i seguenti requisiti:

1.   ISEE pari alla pensione minimi INPS pari ad €. 5.500,00 (il valore viene aggiornato annualmente in base all’inflazione registrata).
2.     l’abitazione non sia di lusso (A1 – A7 – A8) e rientri nei parametri di cui ai punti successivi;
3.     - tutti gli occupanti l’abitazione siano stati iscritti nell’anagrafe del Comune di Eboli
4.     nell’intero anno precedente e siano sprovvisti di redditi immobiliari e/o di qualsiasi altra
5.     natura, con esclusione dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del proprio
6.     nucleo familiare ;
7.     - l’unità immobiliare sia adibita esclusivamente ad abitazione principale;
8.     - l’indicatore ISEE delle persone che occupano l’abitazione non sia superiore alla pensione minima INPS per l’anno di riferimento o in alternativa il reddito imponibile del
9.     nucleo familiare non sia superiore al doppio della pensione minima INPS.
10.                       - per indicatore ISEE e reddito imponibile fino ad un massimo del 50% in più di quanto definito al punto precedente, l’agevolazione si riduce in misura pari al doppio
11.                       della percentuale dello scostamento fino al completo azzeramento. L’agevolazione si applica a partire dall’esercizio finanziario 2011.
12.                       - sia stata assolta la tassa nell’anno precedente a quello per il quale viene richiesta l’agevolazione
13.                       - non è cumulabile con altre agevolazioni e/o riduzioni a qualsiasi titolo richieste.